Tappeti Persiani - Mollaian Tappeti Orientali

Di uno scrittore di uomini misteriosi

Descrizione

Tappeti Persiani Originali Il tappeto, tessuto o annodato, è sicuramente una delle espressioni artistiche orientali che più ha conquistato l’Occidente; accolto ed apprezzato senza riserve, ha soddisfatto i più esigenti canoni estetici per la capacità di integrarsi con gli stili più diversi dell’arredamento e dell’architettura occidentali. Fra tutti, i tappeti persiani hanno raggiunto vette insuperate. Questa mattina non avete forse posato i piedi nudi su tappeti scendiletto? La casa dove siete cresciuti con i vostri genitori aveva un tappeto salotto? E i nonni, non erano così fieri del loro tappeto camera da letto gelosamente custodito? Può anche darsi che non abbiate mai sentito parlare di tappeti Aubusson, o non vi sia mai venuto in mente di cercare una passatoia, anche fra i tappeti per corridoio, ma non trascurate quelli che una volta chiamavamo semplicemente tappeti vecchi e che adesso vengono definiti tappeti vintage. Poiché per arte si intende qualsiasi forma di attività dell'uomo come riprova o esaltazione del suo talento inventivo e della sua capacità espressiva, non c’è dubbio che i tappeti persiani siano da considerare vere e proprie opere d’arte. Prova ne è la sempre più numerosa schiera non solo di estimatori, ma di collezionisti in tutto il mondo! Tappeti Persiani di Qualità La nostra attività commerciale è un punto di riferimento per chi, oltre al piacere di avere in casa un tappeto di sicura qualità, desidera conoscere qualcosa in più sull'origine di quest'arte antica. Aiutare a comprendere almeno in parte quali segreti si nascondono dietro l'arte di creare manufatti di così alta qualità intrinseca ed estetica è uno dei fini che ci siamo proposti. Dovrete però ricordare che, oltre alle tecniche, ai materiali, alla sapienza, alla perizia, esiste una componente che non potremo spiegare, ed è quella a cui si riferiva Omar Khayyam, poeta e scienziato persiano vissuto alla corte selgiuchide tra l'XI° e il XII° secolo, il quale affermava che "Il tappeto è annodato con il filo dell'anima”.